Confeserfidi è tra i quattro Confidi italiani con il miglior rating in assoluto

Confeserfidi è tra i quattro Confidi italiani con il miglior rating in assoluto

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CRIF Ratings ha analizzato 32 Confidi maggiori con l’obiettivo di valutarne il grado di rischiosità:

solo quattro Confidi ricadono nelle due classi di rischio più basse (1-2).

La nuova normativa di riferimento ha ridefinito i requisiti per l’iscrizione all’Albo dei Confidi vigilati da Banca d’Italia, innalzando la soglia dimensionale a EUR150m. In virtù del nuovo contesto normativo, il sistema dei Confidi maggiori risulta notevolmente ridimensionato, sia numericamente (da 61 a 38) che in termini di garanzie rilasciate (da EUR13,0bn a EUR8,3bn).

CRIF Ratings, ha analizzato il profilo di rischio finanziario di un campione di 32 soggetti, rappresentativi dell’85% delle garanzie erogate da tutti i Confidi maggiori ammessi all’Albo unico.

I risultati mettono in evidenza come il 56% dei Confidi analizzati si caratterizzano per un rischio medio-alto. Il peso di questo gruppo cresce fino al 72% spostando l’attenzione sulle garanzie rilasciate, a testimonianza di come, in genere, le realtà a maggior rischio siano anche quelle con una maggiore esposizione verso il mercato.

L’intervento normativo ha ridefinito la classificazione dei Confidi, con una netta separazione tra:

1) Confidi maggiori: iscritti all’Albo degli intermediari finanziari (’Albo unico’), esercitano in via prevalente l’attività di garanzia collettiva dei fidi e possono in via residuale concedere altre forme di finanziamento o garantire l’emissione di strumenti di debito da parte delle PMI socie, nei limiti stabiliti. Questa categoria di Confidi è sottoposta alla vigilanza ispettiva, informativa e regolamentare di Banca d’Italia;

2) Confidi minori: iscritti all’elenco tenuto presso l’Organismo di vigilanza, esercitano in via esclusiva l’attività di garanzia collettiva dei fidi e i servizi ad essa connessi o strumentali. Non sono sottoposti a vigilanza regolamentare mentre all’Organismo competente spettano poteri di natura informativa ed ispettiva.

CRIF Ratings ha focalizzato l’attenzione sui Confidi maggiori con l’obiettivo di valutarne il grado di rischiosità. L’analisi si è concentrata sul bilancio 2015 e sul portafoglio garanzie di 32 Confidi maggiori, un campione che complessivamente rappresenta l’85% delle garanzie erogate da tutti i Confidi ammessi all’Albo unico. Confinando l’attenzione a questo perimetro, CRIF Ratings ha analizzato il profilo di rischio e verificato la capacità di far fronte alle obbligazioni assunte, attraverso un modello di valutazione sviluppato specificatamente per il sistema dei Confidi.

Dei 32 Confidi maggiori presi in considerazione, 14 ricadono nelle classi di rischio medio-basso (classi di rischio 1-3) mentre 18 si caratterizzano per un rischio medio alto (classi 4-6). In termini di numerosità, questi ultimi, a livello cumulato, rappresentano il 56% del totale dei Confidi analizzati, un peso che cresce fino al 72% spostando l’attenzione sulle garanzie rilasciate. Ne consegue come i Confidi con il più elevato livello di rischio siano spesso quelli con una maggiore esposizione verso il mercato. Più nel dettaglio, circa un terzo (34%) delle garanzie complessivamente prestate dal sistema dei Confidi esaminato fa’ riferimento agli otto Confidi che ricadono nelle classi di rischio elevato e molto elevato (5-6). Un ulteriore 38% dello stock di garanzie erogato al 31/12/2015 è rilasciato dai dieci Confidi a rischio medio-alto in virtù di una modesta capacità di onorare gli impegni finanziari (classe 4).

I dieci Confidi con rischio moderato (classe 3) rappresentano il 21% delle garanzie prestate, a cui si aggiungono quattro Confidi, rappresentativi del 7% delle garanzie complessivamente erogate, che ricadono nelle due classi di rischio più basse (1-2).

Confeserfidi è uno di questi 4 Confidi a rischio più basso.

 

Scicli, lì 01 giugno 2017

 

Ufficio Marketing Confeserfidi

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